Il Tribunale di Milano ha ordinato al Comune di Lodi di cambiare il regolamento sulle mense: “Le condizioni devono essere uguali per tutti”.
MILANO – “Le condizioni devono essere uguali per tutti“, così il Tribunale di Milano si è pronunciato sul caso delle mense di Lodi. Il Comune della cittadina lombarda con un documento aveva imposto ai migranti di dover presentare un certificato dove dimostravano l’assenza di proprietà di immobili.
Una decisione che aveva fatto indignare non poco diverse associazioni che con i propri avvocati hanno deciso di ricorrere al Tribunale. I giudici hanno accettato la richiesta da parte dei legali e ha condannato l’amministrazione comunale a pagare 5 mila euro per le spese processuali e a cambiare il regolamento.
Milano, il Tribunale contro il Comune di Lodi: “Condotta discriminatoria”
Il Tribunale di Milano ha giudicato la scelta del Comune di Lodi come una condotta discriminatoria. La sindaca sarà costretta nei prossimi giorni a reintrodurre gli obblighi che c’erano prima e soprattutto l’accesso alla mensa sarà basato sull’ISEE e non sulla differenza del colore della pelle.
Una decisione dei giudici che potrebbe creare un precedente in tutte le altre vicende che hanno visto sempre dei bambini figli di migranti coinvolti. Questa volta la legge ha dato ragione agli extracomunitari costringendo il Comune di Lodi a fare un passo indietro.
La sindaca è al lavoro per cambiare la norma e farla ritornare come era in principio. Esultano i legali e le associazioni che vedono questo successo come un primo traguardo per cercare di fare diminuire l’onda di razzismo che negli ultimi tempi in Italia è aumentata moltissimo.
Il Tribunale di Milano ha dato torto al Comune di Lodi che ha avuto un comportamento “discriminatorio” nell’approvare il regolamento che ora dovrà essere cambiato assolutamente per dare uguali diritti a tutte le famiglie.
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